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Link to original content: http://it.m.wikipedia.org/wiki/Matija_Divković
Matija Divković - Wikipedia

Matija Divković (Jelaške, 21 agosto 1563Olovo, 21 agosto 1631) è stato un filosofo e teologo bosniaco.

Biografia

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Copertina del Nauk karstjanski za narod slovinski

Tutto ciò che è noto della sua vita lo si trae dalle dediche scritte sulle copertine delle sue opere. Nel 1609 fu cappellano a Sarajevo, poi visse nei monasteri di Kreševo e Olovo. Si presume avesse studiato in Italia, vista la buona conoscenza dell'italiano e del latino.[1] La data della sua morte è stata determinata in base al Necrologium Bosnae Argentinae conservato nel monastero dei francescani di Kraljeva Sutjeska.[2]

È considerato il fondatore della scuola teologica francescana bosniaca. Tra le sue opere, che non sono altro che traduzioni, adattamenti e compilazioni della letteratura cattolica medievale e post-tridentina, si menzionano Nauk karstjanski za narod slovinski ("Dottrina cristiana per il popolo slavo") e Sto čudesa aliti zlamenja blažene i slavne Bogorodice, divice Marije ("I cento miracoli della crocifissione della beata e gloriosa Madre di Dio, la Vergine Maria"), scritte in iecavo affinché potessero essere accessibili a tutta la popolazione, sulla falsariga di quanto fatto dal dominicano Johann Herolt.[1]

Del 1616 è Besjede svarhu evanđelja nedjeljnijeh priko svega godišta, una raccolta di sermoni di Herolt, Guillaume Pépin, Bernardino de' Bustis, Vincenzo Ferreri e Jacopo da Varazze, oltre all'opera Nauk karstjanski s mnozjemi stvari duhovnijemi i vele bogoljubnijemi, che raccoglie i catechismi di Bartolomé de Ledesma e Roberto Bellarmino più testi poetici e drammatici della tradizione letteraria medievale dalmata-dubrovese.[1]

I suoi libri furono i primi a essere pubblicati in bosniaco ed esercitarono una grande influenza sugli autori successivi, come Ardelio Della Bella e Joakim Stulić.[1] Anton Depope, Ante Raspović e Đuro Matijašević trascrissero le opere di Divković in glagolitico e latino.[2]

  1. ^ a b c d Divković, Matija, su Hrvatska enciklopedija. URL consultato il 28 novembre 2023.
  2. ^ a b DIVKOVIĆ, Matija, su Hrvatski biografski leksikon. URL consultato il 28 novembre 2023.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN14763022 · ISNI (EN0000 0001 1890 8111 · CERL cnp01314852 · LCCN (ENnr90009433 · GND (DE13942735X · BNF (FRcb111741601 (data) · NSK (HR000101374 · CONOR.SI (SL45080419