It's a Sin
It's a Sin è un singolo del gruppo musicale britannico Pet Shop Boys, il primo estratto dal secondo album in studio Actually e pubblicato il 15 giugno 1987.
It's a Sin singolo discografico | |
---|---|
Artista | Pet Shop Boys |
Pubblicazione | 15 giugno 1987 |
Durata | 4:59 |
Album di provenienza | Actually |
Genere | Synth pop |
Etichetta | Parlophone |
Produttore | Stephen Hague, Julian Mendelsohn |
Registrazione | 1987 |
Formati | CD, MC, LP, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Austria[1] (vendite: 25 000+) Finlandia[2] (vendite: 6 311+) Portogallo[3] (vendite: 30 000+) Regno Unito[4] (vendite: 400 000+) Spagna[5] (vendite: 50 000+) |
Dischi di platino | Svezia[6] (vendite: 50 000+) |
Pet Shop Boys - cronologia | |
La canzone
modificaIt's a Sin fu scritta nel 1984 e registrata in una versione demo prodotta da Bobby Orlando, versione che fu poi ripresa e modificata musicalmente nel 1987.
La canzone è tuttora una delle più caratteristiche e rappresentative dei Pet Shop Boys, sia musicalmente che per il testo (scritto da Tennant) che denuncia la rigidità dell'educazione cattolica. Il testo, composto da Neil Tennant, è piuttosto autobiografico in quanto si basa sull'educazione ricevuta da Tennant quando frequentava il collegio cattolico di Saint Cuthbert in Newcastle upon Tyne. La canzone utilizza alcuni versi latini della chiesa nel medioevo e un immaginario religioso rinforzato dalla dinamicità del brano. Tennant dichiarò di aver scritto il testo in soli 15 minuti, usando le sue emozioni e le sue frustrazioni dei ricordi da ragazzo.[7]
La frase finale della canzone, pronunciata in latino, riporta la prima parte dell'"Atto penitenziale" che si recita nella Santa Messa cattolica: "Confesso a Dio onnipotente, e a voi fratelli, che ho molto peccato, in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa".
L'introduzione musicale, di stampo drammatico, utilizza un campionamento di un conto alla rovescia della NASA; ciò è da sempre uno degli aspetti maggiormente teatrali dello stile musicale dei Pet Shop Boys.[8] It's a Sin, assieme a West End Girls, rimane uno dei brani che i Pet Shop Boys hanno sempre eseguito nei loro concerti e nei loro tour.[9]
Barfly Version
modificaNel 2004 i Pet Shop Boys parteciparono ad una serie di concerti di beneficenza della Passport Back to the Bars nei quali eseguirono, in ogni singolo concerto, una versione più elettronica e moderna di It's a Sin.[10] Il loro concerto a Camden Town, nel 17 marzo 2004, fu il primo evento a cui i Pet Shop Boys presero parte senza musicisti sul palco ad accompagnarli;[11] evento in cui la nuova versione di It's a Sin, la "Barfly Version", venne registrata in studio e pubblicata nella raccolta Popjustice: 100% Solid Pop Music (2006).
Accusa di plagio
modificaPoco dopo l'uscita del singolo, il DJ inglese Jonathan King accusò i Pet Shop Boys di aver plagiato la melodia di It's a Sin dalla hit Wild World di Cat Stevens del 1971. Dichiarò il tutto nel giornale inglese The Sun, di cui lui era uno degli autori durante gli anni ottanta. Per dimostrare ciò, King realizzò una propria versione di Wild World come singolo, usando gli stessi arrangiamenti di It's a Sin, come prova del plagio. Il singolo fu un flop e i Pet Shop Boys citarono King in giudizio, vincendo la causa e ricevendo una grossa somma di denaro a titolo di risarcimento danni. Tale somma fu poi versata in beneficenza dal duo.[12]
Video musicale
modificaIl videoclip, diretto da Derek Jarman, è incentrato sullo stesso tema della canzone, l'accusa cattolica, in cui Tennant ricopre il ruolo dell'inquisitore arrestato e Lowe ricopre il ruolo della guardia. Nel ruolo di giudice dell'inquisizione appare Ron Moody. Durante la durata del videoclip, appaiono frammenti in cui vengono illustrati e personificati i sette peccati capitali.[13]
Tracce
modifica7": Parlophone / R 6158 (UK)
- "It's a Sin" (4:59)
- "You Know Where You Went Wrong" (5:51)
12": Parlophone / 12R 6158 (UK)
- "It's a Sin" (Disco Mix) (7:39)
- "You Know Where You Went Wrong" (5:51)
- "It's a Sin" (7" Version) (4:59)
CD: Parlophone / CDR 6158 (UK)
- "It's a Sin" (7" Version) (4:59)
- "You Know Where You Went Wrong" (5:51)
- "It's a Sin" (Disco Mix) (7:39)
12": Parlophone / 12RX 6158 (UK)
- "It's a Sin" (Remix) (Ian Levine) - 8:15
- "You Know Where You Went Wrong" (Rough Mix) - 6:38
12" Remix (USA)
- "It's a Sin" (Phil Harding Latin Vocal Mix) (9:14)
- "It's a Sin" (Phil Harding Latin Dub Mix) (4:20)
- "It's a Sin" (Remix) (8:15)
- "It's a Sin" (Disco Mix) (7:39)
- "You Know Where You Went Wrong" (5:51)
Successo commerciale
modificaIl singolo si classificò al primo posto nella classifica britannica dei singoli, rimanendo in vetta per tre settimane consecutive. Anche nel resto dell'Europa ottenne un buon successo, tanto da divenire il singolo più venduto dell'anno. Negli Stati Uniti il brano fu ugualmente un successo, entrando nella Top 10 della Billboard Hot 100.
It's a Sin fu inoltre il primo singolo del duo ad essere stato commercializzato anche nel formato CD.[senza fonte]
Nel luglio 2012 Popjustice ha stilato la sua classifica dei 200 singoli che hanno venduto di più in tutto il decennio degli anni ottanta, includendo It's a Sin.[14]
Classifiche
modificaClassifiche settimanali
modificaClassifica (1987) | Posizione massima |
---|---|
Australia[15] | 10 |
Austria[15] | 1 |
Francia[15] | 12 |
Germania[16] | 1 |
Irlanda[17] | 1 |
Italia[18] | 1 |
Norvegia[15] | 1 |
Nuova Zelanda[19] | 8 |
Paesi Bassi | 3 |
Regno Unito[20] | 1 |
Stati Uniti[21] | 9 |
Stati Uniti (hot dance club play)[21] | 3 |
Svezia[15] | 1 |
Svizzera[15] | 1 |
Note
modifica- ^ (DE) Pet Shop Boys - It's a Sin – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 23 dicembre 2022.
- ^ ifpi.fi (Retrieved 12 August 2008)
- ^ European Gold & Platinum Awards 1987 (PDF), su americanradiohistory.com.
- ^ (EN) It's a Sin, su British Phonographic Industry. URL consultato il 24 novembre 2023.
- ^ Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1979–1990, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
- ^ Ifpi.se Archiviato il 21 maggio 2012 in Internet Archive. (Retrieved 11 September 2008)
- ^ Pet Shop Boys — Product — It's a sin
- ^ (EN) Ned Raggett, It's a Sin, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 19 maggio 2014.
- ^ (EN) Wayne Studer, Songs That the Pet Shop Boys Have Performed "Live", su geowayne.com. URL consultato il 10 settembre 2006.
- ^ (EN) Ian Youngs, Charity gig tickets fetch £1,375, su news.bbc.co.uk, BBC, 27 febbraio 2004. URL consultato il 28 ottobre 2006.
- ^ (EN) The new single 'Flamboyant' out on 29 March, su petshopboys.net, The Guardian, 17 marzo 2004. URL consultato il 28 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- ^ (EN) Janet Street-Porter, Editor-At-Large: He lured boys. He's a bully. Now he bleats, in The Independent, 3 aprile 2005. URL consultato l'8 marzo 2009.
- ^ YouTube
- ^ Top 200 Best Selling Singles of the 1980s- UK Archiviato il 19 maggio 2014 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f "It's a Sin", in various singles charts Lescharts.com (Retrieved 10 April 2008)
- ^ Charts-surfer.de Archiviato il 25 maggio 2009 in Internet Archive. (Retrieved 10 April 2008)
- ^ Irishcharts.ie (Retrieved 10 April 2008)
- ^ Hit parade Italia (Retrieved 31 May 2008)
- ^ Hit parade
- ^ Chartstats.com (Retrieved 10 April 2008)
- ^ a b Billboard Allmusic.com (Retrieved 12 August 2008)
- ^ Austriancharts.at (Retrieved 1 August 2008)
- ^ (NL) Single top 100 over 1987 (PDF), su top40.nl, Top40. URL consultato il 21 settembre 2010.
- ^ Hitparade.ch (Retrieved 1 August 2008)
Collegamenti esterni
modifica- Pet Shop Boys - It's A Sin (Official Video) [HD REMASTERED], su YouTube, 2 marzo 2009.
- It's a Sin (2001 Remaster), su YouTube, 9 febbraio 2017.
- (EN) It's a Sin, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) It's a Sin, su SecondHandSongs.
- Chris Heath (2001). "It's a Sin". In Actually / Further Listening 1987-1988 [CD liner notes]. London: Pet Shop Boys Partnership.
- (EN) Ernie Longmire e Steffen Gärtner, Pet Shop Boys: It's a Sin (TXT), su psb-discography.com, Gardner's Pet Shop Boys Discography, 1989-2006. URL consultato il 10 settembre 2006.