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- Exoletus is a Latin term, the perfect passive participle of the verb exolescere, which means "to wear out with age." In ancient Rome the word referred to a certain class of homosexual males or male prostitutes, although its precise meaning is unclear to historians. In his essay on sexual morality, Offences Against One's Self, the nineteenth-century English philosopher Jeremy Bentham provided the following definition of the term: There was a particular name for those who had past the short period beyond which no man hoped to be an object of desire to his own sex. They were called exoleti. No male therefore who was passed this short period of life could expect to find in this way any reciprocity of affection; he must be as odious to the boy from the beginning as in a short time the boy would be to him. The objects of this kind of sensuality would therefore come only in the place of common prostitutes; they could never even to a person of this depraved taste answer the purposes of a virtuous woman. However, the word is sometimes also applied to adolescents, puberes exoleti, as in the Historia Augusta 7.5.4.4. In an essay on Roman erotic art, John Pollini has argued that the term referred not to age but to prostitutes who had become physically "worn out" by frequent anal penetration. John Boswell argued that the term "exoletus" distinguished an active from a passive male prostitute, or "catamitus", from which the English word "catamite" is derived. In the article "Some Myths and Anomalies in the Study of Roman Sexuality" in the Journal of Homosexuality, James L. Butrica argued that the term did not refer to prostitutes at all. The word is found in Seneca's Epistulae 95.24, in Suetonius' Divus Iulius 76.3, and in Cicero's Philippics against Mark Antony. (en)
- Exoletus es un término latino, el participio perfecto pasivo del verbo exolescere, 'desgastar con la edad'. Se cree que en la antigua Roma se aplicaba la palabra para referirse a determinado tipo de prostitutos homosexuales, de aspecto rudo y velludo en contraposición a los adolescentes prostitutos, catamitas. Aunque el significado preciso no está del todo claro y hay controversia entre los historiadores, el filósofo decimonónico británico Jeremy Bentham le dio la siguiente definición: Hay un nombre en particular para aquellos hombres que ya han pasado el corto periodo más allá del cual ningún hombre espera ser objeto de deseo por los de su propio sexo. Son los exoleti. Como ningún varón que ha pasado la breve juventud puede esperar reciprocidad en esta clase de afecto, ya que desde el principio resultaría tan odioso para un muchacho como en un corto periodo sería el muchacho para él, la satisfacción de esta clase de sensualidad tenía lugar solo en el ámbito de la prostitución. Ya que sus gustos depravados no podrían ser solucionados ni con los mejores propósitos de una mujer viciosa. Sin embargo, la palabra es aplicada también a los adolescentes, "puberes exoleti". En un ensayo sobre arte erótico romano, John Pollini argumenta que el término no se refiere a la edad sino a la prostitución en sí, ya que los prostitutos serían considerados físicamente desgastados por la frecuencia en la práctica del sexo anal. En cambio, James L. Butrica argumenta, en el artículo Algunos mitos sobre anomalías en el estudio de la sexualidad romana en el Journal of Homosexuality, que el término no implica la prostitución en absoluto. La palabra se encuentra en la obra de Séneca Epistulae 95.24 ("transeo puerorum infelicium greges, quos post transacta convivia aliae cubiculi contumeliae expectant. transeo agmina exoletorum per nationes coloresque discripta, ut eadem omnibus levitas si") y en la de Cicerón Philippicae: "qui semper secum scorta, semper exoletus, semper lucas duceret" para describir a Marco Antonio. (es)
- Exoletus è un termine gergale della lingua latina, participio perfetto passivo del verbo exolescere che significa "usurato/consumato con l'età". Nell'antica Roma il termine indicava generalmente una certa classe di maschi omosessuali, presumibilmente coloro che si dedicavano alla prostituzione maschile per professione in età adulta, anche se il suo significato preciso non è ancora del tutto chiaro agli storici. Nel suo saggio sulla morale sessuale intitolato "Reati contro il proprio Sé", il filosofo britannico ottocentesco Jeremy Bentham ha fornito della parola la seguente definizione: Vi era un nome particolare indicante l'uomo che avesse avuto, oltre il breve periodo dell'adolescenza, la speranza di essere un oggetto del desiderio per una persona del suo stesso sesso. Erano chiamati exoleti. Nessun maschio dunque che avesse passato il breve periodo della giovinezza avrebbe potuto aspettarsi di trovare in qualche modo una qualsiasi reciprocità di affetto; egli deve essere stato odioso al ragazzo fin dall'inizio come nel breve tempo in cui era ragazzo lo era anche per lui. Gli oggetti di questo tipo di sensualità sarebbero quindi avvenuto solo nel campo della prostituzione comune. Tuttavia, la parola a volte è applicata anche agli stessi adolescenti, puberes exoleti, come avviene nella Historia Augusta 7.5.4.4. In un saggio sull'arte erotica romana, John Pollini ha sostenuto che il termine non era indicativo dell'età, ma si riferiva a coloro che a forza di prostituirsi si erano fisicamente consumati, erano cioè divenuti exoleti a causa delle frequenti penetrazioni anali (quindi come caratteristica precisa del sesso anale). John Boswell ha sostenuto che il termine "exoletus" distingue un prostituto attivo grezzo nell'aspetto e peloso da uno passivo effeminato, o catamite. Nell'articolo "Some Myths and Anomalies in the Study of Roman Sexuality" (Alcuni miti e anomalie della sessualità nell'antica Roma) pubblicato nel Journal of Homosexuality, James L. Butrica ha sostenuto che il termine non si riferiva necessariamente all'ambito della prostituzione. La parola si ritrova in Seneca nelle Epistulae 95.24 e in Cicerone nelle Filippiche usata contro Marco Antonio per indicare i suoi ambigui comportamenti sessuali durante la gioventù, per essersi cioè concesso in una maniera interessata ad altri uomini. (it)
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- Exoletus is a Latin term, the perfect passive participle of the verb exolescere, which means "to wear out with age." In ancient Rome the word referred to a certain class of homosexual males or male prostitutes, although its precise meaning is unclear to historians. In his essay on sexual morality, Offences Against One's Self, the nineteenth-century English philosopher Jeremy Bentham provided the following definition of the term: The word is found in Seneca's Epistulae 95.24, in Suetonius' Divus Iulius 76.3, and in Cicero's Philippics against Mark Antony. (en)
- Exoletus es un término latino, el participio perfecto pasivo del verbo exolescere, 'desgastar con la edad'. Se cree que en la antigua Roma se aplicaba la palabra para referirse a determinado tipo de prostitutos homosexuales, de aspecto rudo y velludo en contraposición a los adolescentes prostitutos, catamitas. Aunque el significado preciso no está del todo claro y hay controversia entre los historiadores, el filósofo decimonónico británico Jeremy Bentham le dio la siguiente definición: (es)
- Exoletus è un termine gergale della lingua latina, participio perfetto passivo del verbo exolescere che significa "usurato/consumato con l'età". Nell'antica Roma il termine indicava generalmente una certa classe di maschi omosessuali, presumibilmente coloro che si dedicavano alla prostituzione maschile per professione in età adulta, anche se il suo significato preciso non è ancora del tutto chiaro agli storici. (it)
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