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Juve, mai dire Favorita
Archivio Storico

Juve, mai dire Favorita

Pubblicato nell'edizione del 6 febbraio 2005

Brienza sigla col gol vincente la strepitosa serata del Palermo: tutto riaperto E i padroni di casa hanno avuto anche altre occasioni per andare in gol

dal nostro inviato PALERMO Altro che riscatto. Tre sere dopo la prima sconfitta in casa contro la Sampdoria, la Juventus cade anche in trasferta, travolta da un grande Palermo, o meglio un Real Palermo, che dimostra di meritare un posto in Europa. La Juve, al contrario, conferma di attraversare il momento più difficile della stagione. Due partite, due sconfitte per 0-1, proprio come è capitato nella seconda metà di gennaio al Milan, che stasera sogna di riportarsi a meno due. Ma con un' abissale e preoccupante differenza per i bianconeri. Stavolta, infatti, al contrario di mercoledì scorso, il portiere avversario non è il migliore in campo, bensì un semplice comprimario di un successo meritatissimo nella sostanza, ma bugiardo nella forma, perché un solo gol di scarto non rispecchia la netta superiorità dei siciliani. Colpa del Palermo che conferma di avere una difesa fortissima, la migliore in casa con 5 gol al passivo e la terza in assoluto del campionato con 16, ma un attacco non all' altezza del gran gioco espresso da tutta la squadra, sia nel primo tempo quando Toni è l' unica punta, sia nella ripresa quando Santana fallisce di pochissimo il pallonetto di uno spettacolare e più giusto 2-0. Già battuta due volte consecutive nel dicembre 2002, dal Brescia fuori e dalla Lazio in casa, prima di vincere il suo ultimo scudetto, la Juve si sveglia soltanto in parte nella ripresa, quando Capello prova a varare un tridente d' emergenza, inserendo Zalayeta a sinistra, in linea con Ibrahimovic e Trezeguet. Come non detto. Con Del Piero in panchina e lo svedese in campo, entrambi per 90' , il risultato non cambia, a dimostrazione del fatto che il problema della Juve non è davanti, ma in mezzo al campo e in panchina. Senza i due esterni titolari di centrocampo, Camoranesi e Nedved, Capello rilancia Olivera a destra, avanzando Zambrotta a sinistra, con l' inserimento di Birindelli alle sue spalle, in linea con il ritrovato Zebina e la coppia centrale Thuram-Cannavaro. Ma soprattutto il tecnico bianconero punta nuovamente dall' inizio su Ibrahimovic, lasciato in panchina nei primi 45' contro la Sampdoria. Come volevasi dimostrare, però, non basta un uomo, sia pure importante come lo svedese, per garantire il successo. E infatti, malgrado Ibrahimovic confermi di essere pericoloso ogni volta che tocca il pallone, la Juve soffre, o peggio annaspa, per tutto il primo tempo, sballottata dalle ondate rosa del miglior Palermo della stagione, ritoccato per l' occasione da Guidolin. Rispetto alla vittoriosa trasferta di Firenze, infatti, il tecnico torna alla difesa a tre in cui rispunta Conteh al posto dello squalificato Zaccardo, con Barzagli in mezzo e Biava a sinistra, avanzando Grosso nel quartetto di centrocampo completato dall' altro esterno Mutarelli e dai due centrali Corini e Barone. Prima ancora del contemporaneo ritorno dei due trequartisti Brienza e Zauli, alle spalle dell' unica punta Toni, la differenza la fa il quartetto centrale del Palermo, orchestrato da quel piccolo grande regista che continua a essere Corini, malgrado i suoi 34 anni sul conto dei quali, però, ci permettiamo di dubitare, perché sembra impossibile vedere un giocatore della sua età correre così, abbinando qualità e quantità. E' lui la chiave che apre il gioco della sua squadra e contemporaneamente chiude la strada a Emerson, l' uomo determinante, ancor più di Ibrahimovic, per la manovra della Juve. E il resto lo fanno Barone, che anticipa regolarmente Tacchinardi; Mutarelli che a destra gioca alla pari con Zambrotta; e soprattutto Grosso che costringe Olivera a fare il terzino. Non a caso l' azione del gol nasce proprio da un' incursione di Grosso che al 12' costringe al fallo Olivera. Corini pennella una delle sue punizioni che Buffon respinge come può e Brienza appena vede arrivare il pallone lo calcia alle spalle del portiere bianconero, facendo esplodere lo stadio di entusiasmo. La capolista non riesce nemmeno a reagire, perché costretta a fare i conti con un Palermo degno di essere rivisto in cassetta. Schiacciata dal ritmo dei padroni di casa, la Juve non ha il tempo di ragionare. Nervosa in troppi uomini, a cominciare da Olivera e Zebina, la squadra bianconera subisce il dominio di Corini e compagni, riuscendo a calciare per la prima volta verso la porta, o meglio verso Mondello, soltanto dopo 32' con una punizione altissima di Olivera. Per trovare una conclusione che non faccia sentire disoccupato Guardalben, bisogna attendere il 45' quando un cross di Birindelli impegna, si fa per dire il portiere del Palermo. Capello allora lancia Zalayeta sulla sinistra, arretrando Zambrotta al posto di Birindelli, ma il 4-3-3 d' emergenza non serve. Guidolin, invece, dopo aver inserito Morrone per Mutarelli, toglie l' affaticato Zauli preferendogli Santana, che va a sinistra per completare un nuovo 4-4-1-1. La Juve le prova tutte, anche se l' intervento più difficile Guardalben lo compie per deviare un tiro di Corini, che rischia il paradosso dell' autogol. Ma siccome a tutto c' è un limite, alla fine fa festa soltanto il Palermo. In attesa di sapere se stasera il Milan saprà approfittarne. Alberto Cerruti PALERMO JUVENTUS 1 0 NOTE (primo tempo 1-0) (3-4-2-1) (4-4-2) MARCATORE: Brienza (P) al 12' p.t. PALERMO JUVENTUS Guardalben; Conteh, Barzagli, Biava; Mutarelli (Morrone dal 1' s.t.), Corini, Barone, Grosso; Brienza (M. Gonzalez dal 26' s.t.), Zauli (Santana dal 7' s.t.); Toni. ALLENATORE: Guidolin. PANCHINA: Santoni, Terlizzi, Ferri, Raimondi. Buffon; Zebina, Thuram, F.Cannavaro, Birindelli (Zalayeta dal 1' s.t.); Olivera, Emerson, Tacchinardi (Blasi dal 19' s.t.), Zambrotta; Trezeguet, Ibrahimovic. ALLENATORE: Capello. PANCHINA: Chimenti, Ferrara, Montero, Appiah, Del Piero. ARBITRO: DE SANTIS di Roma. Espulsi: nessuno Ammoniti: Barone e Zauli per gioco falloso. Angoli: 4. Tiri in porta: 4. Tiri fuori: 4. Falli commessi: 19. In fuorigioco: 2. Espulsi: nessuno Ammoniti: Olivera per comportamento non reg. e Zebina per proteste. Angoli: 7. Tiri in porta: 3. Tiri fuori: 7. Falli commessi: 26. In fuorigioco: 1. Recuperi: p.t. 1' , s.t. 3' . Spettatori 35.000 circa, 1.200 paganti per un incasso di 16.800,00 euro. Abbonati 32.847 per una quota partita di 545.273,19 euro. 56 gli anni trascorsi dall' ultima vittoria interna conquistata dal Palermo sulla Juventus: 2-0, l' 8 maggio ' 49 con i gol di De Santis e Boniforti su rigore

Cerruti Alberto© RIPRODUZIONE RISERVATA

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